Giubileo della Misericordia: il Giubileo voluto da papa Francesco per l’anno 2016, ha delle caratteristiche originali e in parte innovative. In primo luogo la sua occorrenza ne fa un’edizione straordinaria: come altre volte nella storia, il Giubileo 2016 rompe la normale cadenza venticinquennale istituita nel 1470, tenendosi a soli 16 anni dal precedente (il Gubileo del 2000 presieduto da papa Giovanni Paolo II).
Papa Francesco ha scelto inoltre di non limitare le Porte Sante alle quattro basiliche papali di Roma: ogni diocesi del mondo ha potuto individuare la propria porta santa, a cui sono state conferite le stesse caratteristiche di quelle romane. Un modo per “globalizzare” la misericordia, tema specifico del Giubileo 2016.
Storia di un pellegrinaggio a Roma
Sono passati più di 7 secoli e 73 pontefici dal primo giubileo della chiesa cattolica. Correva l’anno 1300 quando papa Bonifacio VIII decise di accogliere (o cavalcare) quei moti spontanei che spingevano i fedeli dell’epoca a iniziare il nuovo secolo con un pellegrinaggio a Roma, alla volta della Basilica di San Pietro. Fu dunque con la bolla Antiquorum habet fida relatio che il papa anagnino formalizzò l’istituzione del primo giubileo della storia, indissolubilmente legato alla definizione di indulgenza plenaria.
I simboli del Giubileo
Indulgenza, Porta Santa e pellegrinaggio. Questi i segni che contraddistinguono ogni giubileo. L’indulgenza plenaria, ovvero la remissione totale dei peccati che ogni fedele può ottenere racchiude il senso stesso dell’anno giubilare fin dalle sue origini, e rappresenta per tutti i cattolici un’eccezionale occasione di riconciliazione con sé stessi e con la Chiesa.
L’apertura e la chiusura della Porta Santa scandisce invece l’inizio e la fine del giubileo: le porte sante delle quattro basiliche papali di Roma (San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo e Santa Maria Maggiore) verranno nuovamente murate il 20 novembre 2016, in attesa del prossimo anno giubilare. Il pellegrinaggio è il tratto più conosciuto del giubileo, tanto da assumere spesso su di sé il senso stesso dell’evento.