Palatino: le origini del mito
Palatino: dei sette colli è sicuramente il più importante.
Non c’è Esquilino, Quirinale, Gongolo o Pisolo che possa competere: il Palatino è il colle più prestigioso, soprattutto per aver mantenuto inalterato nei secoli il ruolo di custode delle origini di Roma. Già, perché cominciò tutto da qui, nel VIII secolo a.C. Quando venne piantata una manciata di capanne (di cui sono ancora visibili le basi, scoperte nel 1948) in un punto di grande valore strategico. Leggermente arretrato e sopraelevato rispetto al corso del Tevere, la posizione del Palatino (o del Germalus, per la precisione) permetteva di non finire allagati al primo capriccio del tempo e allo stesso tempo di controllare uno dei principali punti di guado del fiume di Roma.
Visse qui Romolo? Era qui che la Lupa marcava il territorio? Non sappiamo con certezza chi stava di casa in quelle capanne. Ma sappiamo che l’embrione urbano di Roma ha lasciato la sua impronta su questo colle.
Dalle capanne a Beverly Hills
Dalle capanne ai templi il passo fu breve. Sul Palatino iniziarono ad essere celebrati i riti in onore della dea Pales, da cui probabilmente il colle prese il nome. Quindi vennero innalzati i templi e infine le residenze vip, quando i Parioli erano ancora una prateria abitata solo da capre e bufali. Vi abitarono fra i tanti Cicerone, Marco Antonio e l’Imperatore Augusto, il quale dettò un intero trend imperiale: praticamente tutti i suoi successori (Nerone, Domiziano, Adriano…) vollero prender casa sul Palatino, che si affermò come la Beverly Hills dell’età Imperiale.
L’anticamera del Foro
Quasi in contemporanea con lo sviluppo del primo insediamento sul Palatino, iniziarono anche le prime significative opere pubbliche. Il fatto che all’epoca non esistessero ruderi o reperti romani nascosti sottoterra dovette rappresentare un significativo vantaggio. Peccato che non esistessero nemmeno i treni: durante l’età Repubblicana sarebbe stato molto più semplice realizzare la Metro C.
Ad ogni modo, la prima grande opera pubblica di Roma fu la sostituzione della palude adiacente al colle con il Foro (nettamente più utile e meno fastidioso). La bonifica della zona avvenne nel VII secolo a.C. e permise l’istituzione di quel punto nevralgico per l’attività amministrativa della Città Eterna che restò in funzione per oltre un millennio. La stessa zona che possiamo percorrere ancora oggi, quando vogliamo assaporare il gusto dell’età antica.
Leggi anche
- Giubileo della Misericordia 2015-2016
- Basilica Santi Giovanni e Paolo al Celio
- Basilica dei Santi Quattro Coronati a Roma
- Basilica di San Clemente al Laterano